Apple pagherà tra i 310 milioni e i 500 milioni di dollari in risarcimento a circa 3 milioni di utenti di iPhone pre-2018. Secondo una dichiarazione degli avvocati dei clienti Apple, i pagamenti verranno effettuati agli utenti interessati che hanno presentato richieste di risarcimento contro la casa tecnologica nel 2020 per la nota questione del “batterygate”.
La causa collettiva è stata presentata nel 2018. Nel 2019, il Tribunale si è pronunciato sulla richiesta di respingimento presentata da Apple e ha permesso che diverse accuse nella causa proseguissero. Questo includeva la violazione del federal Computer Fraud and Abuse Act, della California’s Computer Data Access and Fraud Act, della California’s Unfair Competition Law e del reato di Trespass to Chattels. Ad Apple è stato contestato di aver rallentato intenzionalmente i modelli più vecchi di iPhone durante quel periodo, convincendo così gli utenti ad aggiornarsi all’ultima generazione di telefoni.
Mark C. Molumphy, un socio presso Cotchett, Pitre & McCarthy, LLP, ha dichiarato quanto segue riguardo all’accordo:
“L’accordo è il risultato di anni di indagini e di contenzioso molto disputato. Siamo estremamente orgogliosi che questo accordo sia stato approvato e, a seguito dell’ordine del Ninth Circuit, possiamo finalmente fornire pagamenti in contanti immediati agli utenti Apple interessati.”
Apple ha accettato di versare tra i 310 milioni e i 500 milioni di dollari come risarcimento in contanti agli utenti che hanno presentato richieste. Non è noto quando questi pagamenti verranno effettuati.
Tyson C. Redenbarger, un socio presso Cotchett, Pitre & McCarthy, LLP, aggiunge: “Questo è stato un caso importante, situato all’intersezione delle leggi sulla privacy, dei prodotti di consumo e delle intrusioni informatiche. L’accordo offre un sostanziale sollievo ai consumatori di Apple e, in futuro, contribuirà a garantire che i clienti siano pienamente informati quando vengono invitati ad aggiornare i propri prodotti.”
