Microsoft continua a investire capitali in aziende di intelligenza artificiale (AI-ventures)

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Microsoft continua a investire capitali in aziende di intelligenza artificiale (AI-ventures)

Il gigante tecnologico americano Microsoft ha effettuato un investimento non divulgato nella società londinese di intelligenza artificiale (AI), Builder.ai. Builder.ai è una società che aiuta le imprese a creare applicazioni senza alcuna conoscenza di codifica precedente. La società rientra nella categoria delle piattaforme “no-code” e “low-code”.

Microsoft intende integrare Natasha, l’assistente AI di Builder, nella piattaforma video e chat di Teams attraverso una relazione strategica. Builder mira anche a migliorare Natasha utilizzando gli algoritmi di intelligenza artificiale di Microsoft per renderla dotata di una voce più simile a quella umana.

Inoltre, la partnership garantirà a Builder e ai suoi clienti l’accesso ai servizi di cloud di Microsoft Azure. La società avrà anche accesso agli strumenti sviluppati da OpenAI, grazie agli investimenti di Microsoft nella stessa società. D’altro canto, la rete di esperti di Builder sarà accessibile anche agli sviluppatori che utilizzano la piattaforma Microsoft Azure.

Le statistiche di Crunchbase mostrano che Builder.ai ha raccolto fino a 195 milioni di dollari di finanziamenti. L’azienda è una tra molte che hanno tratto profitto dall’aumento dell’interesse degli investitori verso la tecnologia dell’IA.

Avrà successo la scommessa di Microsoft sull’IA?

Microsoft ha aumentato significativamente le sue spese per l’IA di recente. L’azienda ha investito 13 miliardi di dollari in OpenAI, l’azienda dietro il popolare chatbot ChatGPT. Il recente investimento in Builder è una testimonianza ulteriore della fiducia di Microsoft nelle piattaforme di intelligenza artificiale.

Secondo l’analista di Bernstein Mark Moerdler, l’investimento di Microsoft nell’intelligenza artificiale potrebbe spingere l’azienda a diventare il principale fornitore di servizi di cloud computing, superando Amazon Web Services. Secondo il rapporto, l’IA potrebbe contribuire al raddoppio del fatturato cloud di Microsoft.

Nonostante i significativi progressi dell’IA di recente, ci sono timori riguardo alla sua possibilità di sfuggire al controllo. Geoffrey Hinton, pioniere dell’IA che ha lavorato per Google, ha lasciato l’azienda lanciando un avvertimento cautelativo sui pericoli dell’intelligenza artificiale. Hinton, anche conosciuto come “padrino dell’IA”, ha dichiarato che le persone “non saranno più in grado di sapere cosa è vero”. Ha espresso preoccupazione riguardo alla potenziale capacità dell’IA di inondare Internet con immagini, video e testi falsi.