L’Unione Europea raggiunge un accordo provvisorio su regolamentazioni più rigorose per le aziende criptovalutarie

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L'Unione Europea raggiunge un accordo provvisorio su regolamentazioni più rigorose per le aziende criptovalutarie

L’Unione Europea ha raggiunto un accordo provvisorio giovedì per imporre regolamentazioni più rigide alle aziende criptovalutarie. Questo fa parte di uno sforzo più ampio per migliorare la coordinazione tra le autorità nazionali nella lotta contro il riciclaggio di denaro.

L’accordo è stato raggiunto dopo lunghe negoziazioni tra i rappresentanti degli Stati membri dell’UE e il Parlamento europeo. Inoltre, fa parte di un pacchetto di misure contro il riciclaggio di denaro mirate a risolvere le incongruenze nell’approccio attuale dei singoli paesi alle questioni di frode e crimini finanziari.

Unione Europea: Espansione delle attuali norme sulle criptovalute

L'Unione Europea raggiunge un accordo provvisorio su regolamentazioni più rigorose per le aziende criptovalutarie
Fonte: ESG News

In base all’accordo, le attuali norme dell’Unione Europea contro il riciclaggio di denaro saranno estese per coprire un maggior numero di partecipanti nell’ecosistema delle criptovalute. I fornitori di servizi di asset crittografici saranno tenuti a effettuare controlli di dovuta diligenza sui clienti che effettuano transazioni di €1.000 ($1.090) o superiori e a segnalare attività finanziarie sospette. Ulteriori requisiti di verifica si applicheranno alle aziende criptografiche transfrontaliere.

Le regole mirano anche a limitare l’uso di portafogli digitali auto-ospitati, che consentono agli utenti di controllare direttamente le proprie chiavi private. Tali portafogli sono diventati famosi per facilitare ai criminali il nascondere più facilmente i fondi.

Oltre ai trader di criptovalute, le regolamentazioni si applicheranno ai venditori di beni di lusso e di alto valore come metalli preziosi, gioielli, veicoli di lusso e aeromobili. I requisiti sono pensati per rendere più difficile il dirottamento di guadagni illeciti in asset che conservano valore e sono facili da trasportare o nascondere.

Come parte dello sforzo più ampio per contrastare l’uso di valuta contante per transazioni illecite, l’accordo introduce un limite di €10.000 sui pagamenti in contanti in tutta l’Unione Europea. Inoltre, qualsiasi entità che riceva un pagamento in contanti tra €3.000 e €10.000 dovrà identificare e verificare la fonte nel tentativo di contrastare il riciclaggio di denaro.

Le regole hanno ricevuto un sostegno preliminare, ma richiedono ancora l’approvazione formale degli Stati membri dell’UE e del Parlamento europeo prima di diventare leggi ufficiali.