L’Unione Europea investe nella lotta contro il cancro attraverso un piano focalizzato sui vaccini: quali sono le linee guida di questa iniziativa?

admin_beready
L'Unione Europea investe nella lotta contro il cancro attraverso un piano focalizzato sui vaccini: quali sono le linee guida di questa iniziativa?

La Commissione Europea invita gli Stati membri a garantire che entro il 2030 almeno il 90% delle ragazze sia vaccinato contro il papillomavirus e il 95% dei bambini sia vaccinato contro l’epatite B.

 

Ogni anno, il cancro all’utero causa circa 13.700 decessi tra le donne in Europa, spesso associato all’infezione da papillomavirus (HPV). Per contrastare questa situazione, la Commissione europea ha presentato un nuovo piano che mira a incrementare la copertura vaccinale contro l’HPV. L’obiettivo dichiarato è vaccinare almeno il 90% delle giovani donne entro il 2030. Parallelamente, Bruxelles si concentra anche sull’epatite B, con l’obiettivo di raggiungere un tasso di vaccinazione infantile del 95% entro la fine del decennio.

Questa iniziativa fa parte della strategia dell’Unione Europea nella lotta contro il cancro, stimando che circa il 40% dei casi di tumore nell’UE sia prevenibile. Tuttavia, secondo una recente relazione, solo circa il 5% della spesa sanitaria totale è stato destinato alla prevenzione nei paesi membri dell’UE nel 2021. Di conseguenza, la Commissione spinge per un aumento degli investimenti pubblici, iniziando dalla prevenzione del cancro attraverso la vaccinazione.

La Commissione evidenzia che i vaccini contro l’HPV approvati e utilizzati nell’UE hanno dimostrato di prevenire oltre il 90% delle lesioni precancerogene causate dal virus. Pertanto, Bruxelles sollecita gli Stati membri a intensificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ovvero un tasso di vaccinazione contro l’HPV del 90% per le ragazze e un significativo aumento della vaccinazione per i ragazzi, entrambi entro il 2030.

Un altro fronte di intervento della Commissione è la lotta contro l’epatite B, la cui infezione è associata a diversi tipi di tumori. Bruxelles sottolinea che in Europa, le epatiti sono responsabili del 55% dei decessi per cancro al fegato e del 45% dei decessi legati a cirrosi e altre malattie epatiche croniche, con circa 64.000 morti all’anno. L’obiettivo in questo caso è raggiungere entro il 2030 una copertura vaccinale del 95% (con tre dosi) tra i bambini. Inoltre, la Commissione chiede che almeno il 95% delle donne incinte sia sottoposto a screening per l’epatite B.

Per promuovere questa iniziativa, la Commissione europea invita gli Stati membri a garantire la disponibilità di vaccinazioni gratuite o totalmente rimborsate, con un focus particolare sulle fasce di popolazione più vulnerabili o ad alto rischio. Inoltre, si sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi comunicativi, evidenziando i benefici della vaccinazione per genitori, giovani e gruppi target, e contrastando attivamente la diffusione di informazioni errate e disinformazione. La Commissione ha annunciato un finanziamento di 20 milioni di euro per il 2024 per supportare l’implementazione di questo piano.