L’Europa deve ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti: presidente francese Macron

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L'Europa deve ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti: presidente francese Macron

Il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente affermato che l’Europa deve ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti. In effetti, ha anche sostenuto che l’Europa dovrebbe evitare il conflitto in corso tra la Cina e Taiwan. In commenti pubblicati domenica, il presidente francese ha detto che l’Europa dovrebbe perseguire una strategia indipendente sia da Washington che da Pechino.

 

L'Europa deve ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti: presidente francese Macron

 

L’Europa deve diventare più indipendente: Macron

Macron ha inoltre aggiunto che l’Europa non dovrebbe accelerare il conflitto. Invece, secondo quanto riportato, vuole che la regione prenda il tempo necessario per costruire la sua posizione come terzo polo tra Cina e Stati Uniti. Esplicitando lo stesso concetto, ha detto:

“Il peggior errore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo diventare seguaci su questo argomento e adattarci al ritmo americano o a una sovrareazione cinese”.

Secondo Macron, l’Europa ha aumentato la sua dipendenza dagli Stati Uniti per quanto riguarda armi ed energia. Ha sottolineato la necessità che la regione diventi più autosufficiente e si concentri sull’incremento dell’industria europea della difesa.

 

Macron ha detto che l’Europa potrebbe subire conseguenze negative se le tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina aumentano a causa di questa dipendenza. Ha osservato che se le tensioni tra le due superpotenze si intensificano, l’Europa non avrà né il tempo né le risorse per finanziare la sua autonomia strategica. In questo scenario, secondo Macron, l’Europa potrebbe diventare un vassallo.

Macron ha parlato anche della dipendenza europea dagli Stati Uniti durante l’intervista, affermando:

“Il paradosso sarebbe che, sopraffatti dal panico, crediamo di essere solo seguaci degli Stati Uniti. La domanda a cui gli europei devono rispondere è: ‘È nel nostro interesse accelerare [una crisi] su Taiwan?’ No”.

 

Ha aggiunto:

“Il peggior errore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo diventare seguaci su questo argomento e prendere spunto dall’agenda degli Stati Uniti e da una sovrareazione cinese”.