Ora che esistono i primi Exchange-Traded Funds (ETF) per il bitcoin (BTC), l’industria delle criptovalute si sta concentrando su fondi simili per l’ethereum (ETH). Mercoledì, ARK Invest e 21Shares hanno apportato una modifica alla loro richiesta di ETF. Questo indica una caratteristica distintiva interessante.
ARK Invest vuole includere lo staking di ETH nel fondo negoziato in borsa
Su piattaforma di social media X, l’analista di Bloomberg Eric Balchunas scrive che la joint venture delle due società di gestione patrimoniale ha presentato un modulo presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, affermando che l’ETF accetterà esclusivamente contanti come mezzo di pagamento.
Apparentemente, la SEC è preoccupata che il fondo possa accettare direttamente da parte degli investitori, ad esempio, ETH per investire nel fondo. L’ente regolatore preferisce chiaramente che il fondo accetti esclusivamente dollari, poiché è più facilmente regolabile attraverso il resto del sistema finanziario. Anche per gli ETF spot di bitcoin, era necessario che i fondi accettassero solo contanti, quindi questo commento non è nuovo.
Tuttavia, la novità è la richiesta di vincolare una parte degli asset nel contratto di staking sulla blockchain di Ethereum. Per questo, si farà uso di uno o più intermediari esterni. La joint-venture non specifica esattamente quali aziende siano coinvolte.
È comunque probabile che una di queste sia Coinbase. Infatti, l’ETF su bitcoin del duo, ARKB, ha già designato Coinbase come custode, e ARK Invest possiede una considerevole quantità di azioni di COIN.
Anche per il prodotto ETF su ETH, Coinbase svolgerà il ruolo di custode. È importante notare che la SEC ha rinviato l’approvazione di questo ETF mercoledì.
Commercianti entusiasti dello staking di ETH nel fondo negoziato in borsa
In ogni caso, l’industria è molto ottimista riguardo all’eventuale aggiunta dello staking per il fondo di ARK Invest e 21Shares. Su X, il capitalista di rischio sassal.ETH afferma che molti commercianti provenienti dal mondo finanziario tradizionale saranno entusiasti di una forma di dividendo che un ETF spot potrebbe offrire.
La SEC deve ancora approvare il piano, ma è ovvio che l’ente regolatore potrebbe non considerare affatto una buona idea questa proposta. Le criptovalute non farebbero più parte dell’ETF, ma sarebbero presso una terza parte.
Inoltre, non è chiaro cosa accadrà con questo ETH. Lo staking, infatti, avverrebbe solo “di tanto in tanto”. È possibile che gli emittenti vogliano ridurre i costi di negoziazione a zero in questo modo.
