La Germania riattiva due delle centrali a carbone più inquinanti d’Europa

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La Germania riattiva due delle centrali a carbone più inquinanti d'Europa

Berlino è preoccupata che durante la stagione invernale il Paese possa affrontare sfide nella generazione di energia elettrica, poiché le scorte di gas saranno ancora limitate a causa del conflitto in corso in Ucraina.

 

La Germania ha preso la decisione di riattivare diverse centrali a carbone dismesse durante l’inverno, al fine di garantire un adeguato approvvigionamento di elettricità quando la domanda raggiungerà livelli elevati durante la stagione fredda. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che consente la riattivazione di alcune unità, che faranno parte di una riserva di approvvigionamento mantenuta in stato di prontezza fino alla fine di marzo 2024. Tra queste unità ci sono i reattori a lignite di Jaenschwalde, di proprietà dell’azienda Leag, e l’unità di Niederaussem della Nrw. Nel 2021, queste centrali erano state classificate al sesto e al terzo posto tra le più inquinanti d’Europa per le loro significative emissioni di anidride carbonica, secondo l’organizzazione britannica Ember.

La crisi energetica dell’anno precedente, causata dalla guerra in Ucraina e dalla sospensione delle forniture di gas dalla Russia attraverso il Nord Stream, ha reso necessario un maggiore ricorso alla combustione del carbone per la produzione di energia elettrica. Inoltre, il progressivo abbandono degli ultimi reattori nucleari in Germania ridurrà ulteriormente la disponibilità di energia elettrica durante l’inverno, mettendo il Paese in una situazione potenzialmente difficile senza ulteriori interventi.

La riattivazione delle centrali a carbone comporterà un aumento delle emissioni di anidride carbonica in un momento in cui la Germania sta cercando di raggiungere i suoi obiettivi climatici. Il governo sta anche investendo nella costruzione di infrastrutture per la ricezione di gas naturale liquefatto e prevede la realizzazione di nuove centrali a gas che potranno essere convertite in impianti ad idrogeno in futuro.

Questa decisione riguarda specificamente due blocchi di carbone dell’impianto di Niederaussem (blocchi E e F) e il blocco C dell’impianto di Neurath. Nell’est della Germania, l’azienda Leag dovrebbe riavviare i blocchi E e F del suo impianto a lignite di Jaenschwalde. Questi impianti erano operativi durante l’inverno scorso, sono stati messi in stand-by a luglio e ora possono essere completamente riattivati al più tardi entro marzo 2024. Inoltre, è ancora in sospeso la decisione di prolungare l’attività di due unità di lignite di Rwe, Neurath D ed E, fino alla primavera del 2025.

Il Ministro dell’Economia e della Protezione del Clima, Robert Habeck, ha espresso la decisione di riattivare le centrali a carbone come una misura amara ma inevitabile, data l’impatto del conflitto in Ucraina. Ha sottolineato che l’obiettivo di eliminare completamente il carbone entro il 2030 rimane invariato, così come gli obiettivi climatici. Per l’area mineraria nella Renania, il governo federale e l’azienda Rwe hanno concordato di anticipare di otto anni l’eliminazione del carbone, fissandola al 2030. Tuttavia, questa decisione non è ancora stata presa per le aree dell’Est della Germania.