La Germania approva la coltivazione e l’uso legale della marijuana

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La Germania approva la coltivazione e l'uso legale della marijuana

È consentito avere fino a tre piante e possedere 25 grammi di cannabis; quantità superiori potranno essere coltivate in club regolamentati con una membership massima di 500 persone, ma la vendita rimane proibita.

 

La Germania si unisce al gruppo dei paesi che permettono legalmente il consumo di marijuana. Il Bundestag tedesco ha votato a favore della riforma con un’ampia maggioranza: 407 parlamentari hanno approvato la legge, 226 l’hanno respinta e quattro si sono astenuti. A partire dal primo aprile, sarà consentito possedere e coltivare piccole quantità di droghe leggere, mentre la coltivazione su larga scala sarà limitata a specifici club, seguendo l’esempio della Spagna.

La nuova legge, approvata dalla coalizione “semaforo” composta da socialisti, liberali e verdi che sostiene il governo del cancelliere Olaf Scholz, legalizza la coltivazione di un massimo di tre piante per uso personale e il possesso di un massimo di 25 grammi di cannabis. La produzione su larga scala, ma sempre a scopo non commerciale, sarà consentita nei cosiddetti club della cannabis, che potranno contare fino a 500 membri adulti autorizzati a consumare la sostanza, ma non a venderla. Il consumo di cannabis resta illegale per i minori e nei dintorni di scuole e aree giochi.

“Il nostro obiettivo è duplice: contrastare il mercato illegale e garantire una maggiore tutela per i bambini e i giovani”, ha affermato il ministro della Salute, Karl Lauterbach. Si stima che circa 4,5 milioni di cittadini tedeschi facciano uso di cannabis, ma l’approvazione della legge ha generato divisioni nel paese: secondo un sondaggio YouGov, circa il 47% degli intervistati è in qualche modo o completamente favorevole, mentre il 42% è in qualche modo o completamente contrario.

La Germania diventa ora il nono paese a legalizzare l’uso ricreativo di droghe leggere, mentre in vari altri paesi, pur non essendo formalmente legale, vi è una depenalizzazione ampia e tollerata. I Paesi Bassi rappresentano forse il caso più noto di nazione tollerante, con la proliferazione dei coffee shop a partire dagli anni ’70. Malta ha attualmente le leggi più permissive dell’UE, consentendo agli adulti di portare con sé fino a 7 grammi di cannabis e di coltivare fino a quattro piante a casa propria. Tuttavia, è ancora vietato fumare marijuana in luoghi pubblici.

Il Lussemburgo, d’altro canto, permette il possesso di cannabis in luoghi pubblici e la coltivazione di un massimo di quattro piante. In Portogallo, il consumo e le piccole quantità di cannabis sono considerati una semplice infrazione amministrativa, mentre in Spagna è consentito il consumo privato fino a 100 grammi.

A livello globale, nel 2013 l’Uruguay è stato il primo paese a legalizzare integralmente l’uso ricreativo della cannabis. Ogni cittadino uruguaiano maggiorenne ha il diritto di coltivare fino a sei piante nella propria abitazione, ma la produzione non deve superare i 480 grammi di sostanza all’anno. Inoltre, coloro che fanno uso ricreativo (non terapeutico) della cannabis hanno la possibilità di registrarsi per acquistare la sostanza attraverso club dedicati o le farmacie. Resta comunque vietato consumare o possedere cannabis in luoghi pubblici. Molti altri paesi, invece, permettono l’uso medico della cannabis come antidolorifico.