La disputa all’interno del governo riguardo all’incremento delle imposte sulle abitazioni e sugli affitti a breve termine

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La disputa all'interno del governo riguardo all'incremento delle imposte sulle abitazioni e sugli affitti a breve termine

Il partito Forza Italia si oppone all’aumento dell’aliquota fiscale, che salirebbe dal 21% al 26% per le locazioni ad uso turistico.

 

Attualmente, i parlamentari di Forza Italia sono preoccupati da un problema che influisce sul loro sonno notturno, come dichiarato dal capogruppo del partito alla Camera, Paolo Barelli: “Quando si tratta di tasse, non riusciamo a dormire di notte”.

Il nodo cruciale riguarda le imposte relative alle abitazioni. In particolare, si sta discutendo dell’aumento dell’aliquota della cedolare secca, che attualmente è al 21% ma potrebbe salire al 26% nel caso in cui si affitti più di un appartamento per scopi di locazione breve durante lo stesso periodo fiscale. In pratica, i proprietari che affittano le loro prime o seconde case ai turisti vedrebbero un leggero aumento delle tasse su tali locazioni. Questa misura è inclusa nella bozza di manovra presentata dal governo Meloni, ma i membri di Forza Italia chiedono di riconsiderarla. Barelli spiega: “Questa impostazione non ci ha convinto del tutto. Anche se riteniamo che dopo un certo numero di appartamenti il proprietario debba pagare un maggior numero di tasse, perché diventa un’impresa, aumentare al 26% la cedolare secca per un singolo appartamento o per due appartamenti non ci sembra giusto.”

Il mercato degli affitti brevi in Italia è significativo, con circa 180 milioni di presenze turistiche all’anno e un fatturato di 11 miliardi di euro. A fine 2022, gli affitti brevi rappresentavano il 42,3% del mercato turistico italiano. Questi numeri hanno generato preoccupazioni tra le associazioni alberghiere, come Federalberghi, che denunciano lacune normative e mancanza di controlli. Questi fattori, oltre a creare una concorrenza sleale, comportano rischi per la sicurezza, lavoro non dichiarato, evasione fiscale e modifiche nel tessuto economico e sociale delle città, con una gentrificazione che svuota i centri storici e fa aumentare i prezzi delle proprietà, sia in termini di affitti che di vendite.

Attualmente, questa questione è oggetto di discussione durante il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, con la presenza della premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Durante questa riunione, si cercherà di risolvere le varie questioni, inclusa quella sulle pensioni, e di affrontare le divisioni emerse recentemente. Barelli aggiunge: “Vogliamo rimanere entro i confini di una manovra che possa essere rapidamente approvata, dando certezze ai mercati e dimostrando coesione. Tuttavia, poiché siamo una coalizione con tre diverse linee guida e tre differenti orientamenti che si sono uniti in un programma comune, dobbiamo trovare un compromesso anche in questo caso. Oltre alle proposte per migliorare la questione abitazioni, piattaforme e distribuzione dei proventi degli affitti brevi, abbiamo alcune preoccupazioni relative alle pensioni e a possibili oneri per chi ha usufruito dei bonus, che non dovrebbe subire penalizzazioni. Inoltre, c’è il tema della RAI: vogliamo garantire che l’azienda di Stato abbia una prospettiva serena nei prossimi anni.”