JPMorgan CEO avverte: L’indebitamento degli Stati Uniti potrebbe influenzare il mercato delle criptovalute

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JPMorgan CEO avverte: L'indebitamento degli Stati Uniti potrebbe influenzare il mercato delle criptovalute

Il CEO della più grande banca del mondo avverte gli investitori dei pericoli che, secondo lui, sta attualmente affrontando l’economia americana. Si tratta naturalmente di Jamie Dimon di JPMorgan Chase, il quale sostiene che l’economia americana è dipendente dal debito e che il flusso di denaro proveniente dalla banca centrale è come l’eroina per le famiglie americane, come riportato dal Telegraph

Pericolo di un cocktail esplosivo di rischi

Nel suo racconto, Jamie Dimon parla di una ‘cocktail esplosiva’ di rischi e prevede un evento economico ‘esplosivo’ nel prossimo futuro.

I trilioni di dollari di denaro gratuito distribuiti durante la pandemia e i trilioni di dollari stampati dal governo americano, secondo Dimon, diventeranno problematici per l’economia. ‘Stampare denaro è come l’eroina’, afferma Dimon.

‘E naturalmente, se distribuisci 5 trilioni di dollari ai consumatori, naturalmente sembra bello. Naturalmente i mercati azionari salgono e naturalmente le aziende guadagnano di più’, continua Dimon.

Sebbene alcuni investitori si aspettino che l’inflazione si raffreddi e che presto avremo tassi di interesse in calo, Dimon avverte che l’inflazione potrebbe essere più persistente di quanto tutti sperano, causando ulteriori problemi.

Cosa significa ciò per Bitcoin?

Attualmente c’è un certo clima di euforia sul mercato, specialmente quando si parla di Bitcoin.

“Attualmente ci troviamo in una sorta di corsa agli zuccheri e non sto dicendo che questo finirà in una depressione, ma ci sono ancora forze inflazionistiche in gioco. C’è la possibilità che i tassi di interesse salgano ulteriormente, che l’inflazione non scompaia e che si presentino vari problemi”, ha affermato Dimon.

Se l’economia mondiale dovesse tornare a un’epoca in cui non è sovraffidata con denaro dai governi e tassi di interesse bassi, le imprese potrebbero trovarsi di fronte a una “grande caduta” nei profitti.

Dimon vede anche le tensioni geopolitiche come un pericolo per i mercati. Tutto sommato, secondo lui, non è affatto certo che nel 2024 si verifichi nuovamente un mercato rialzista.