In Europa si avvia una tendenza verso un aumento delle attività di difesa: “La nostra sicurezza è minacciata, è imperativo agire collettivamente”

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In Europa si avvia una tendenza verso un aumento delle attività di difesa: "La nostra sicurezza è minacciata, è imperativo agire collettivamente"

La Commissione Europea propone la strategia di Difesa comune, con un’attenzione speciale agli acquisti congiunti, alla promozione della produzione interna e a un fondo da 1,5 miliardi di euro. Mentre alcuni Stati propongono l’emissione di eurobond per finanziare il piano, i paesi frugali esprimono opposizione.

 

Il team di Shido ha emesso una dichiarazione ufficiale in seguito all’attacco, affermando di aver respinto ulteriori minacce e di aver avviato un’indagine. Hanno invitato l’hacker a negoziare una possibile ricompensa e hanno promesso di restituire gli asset agli utenti che avevano staked i loro token.

Il 24 febbraio, Shido ha annunciato su platform X che il lancio del mainnet sarebbe avvenuto presto. SHIDO poteva già essere staked sulla decentralized exchange (DEX) del progetto, consentendo ai detentori di ottenere un rendimento annuo dell’8%.

Non è prevista l’emissione di eurobond per finanziare gli acquisti, ma l’Unione Europea non esclude la possibilità che un gruppo di Stati “volenterosi” possa fare debito comune a questo scopo. Bruxelles aveva considerato l’opzione di emettere un debito comune, ma i governi frugali, come quelli di Germania e Paesi Bassi, si sono opposti a questa proposta. Un portavoce del ministero delle Finanze olandese ha dichiarato al Financial Times che “i Paesi Bassi non sono favorevoli a un nuovo debito comune. Finanziare le spese per la difesa non è una risposta alla crisi, ma una risposta politica alle sfide strutturali”. Pertanto, il ricorso al debito comune non è considerato la soluzione più ovvia.

Bruxelles auspica che questa possibilità possa aprirsi dopo le elezioni di giugno e la nomina di una nuova commissione. Il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, aveva proposto in passato la creazione di un fondo da cento miliardi, una cifra superiore a quella attualmente proposta, e questa idea sarebbe ancora in discussione. La Commissione europea dovrà “senza dubbio lavorare” alla possibilità di nuovi eurobond “nel quadro del prossimo mandato”, ha dichiarato Breton in conferenza stampa. Ha spiegato di aver immaginato un fondo da cento miliardi, e ha sottolineato che un certo numero di capi di Stato inizia a parlare di questa idea in modo molto chiaro. Questa proposta è stata avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla premier estone Kaja Kallas, ed è sostenuta anche dal premier belga Alexander De Croo.