Una recente ricerca ha dimostrato che le generazioni più giovani sono più interessate a investire in criptovalute che in azioni.
Lo studio, condotto da Policygenius, evidenzia che l’investimento nell’industria delle criptovalute sta diventando sempre più popolare. Con un numero crescente di giovani che possiedono criptovalute, è evidente che c’è un cambiamento nelle preferenze di investimento di questa generazione.
La generazione Z sembra essere convinta delle criptovalute. Le generazioni più giovani, inclusa la ‘Gen Z’, hanno dimostrato di investire prima nelle criptovalute che nelle azioni tradizionali. Questo emerge dai recenti dati del Policygenius Financial Planning Survey 2024.
La generazione Z include i giovani nati tra il 1997 e il 2012. Dai dati risulta che il 20% della generazione Z possiede criptovalute, mentre solo il 18% possiede azioni.
A titolo di confronto, la generazione dei baby boomer, chiamata anche “boomers”, ha molto più patrimonio azionario. Hanno addirittura il 33% in azioni rispetto a soli il 5% nel mercato delle criptovalute. Un altro studio mostra che le criptovalute sono popolari anche tra i millennials. Almeno il 46% di questa generazione ha criptovalute nel proprio portafoglio.
Policygenius, noto come un marketplace online per assicurazioni e prodotti finanziari, ha reso pubblici i risultati della ricerca lo scorso martedì. Il sondaggio è stato condotto dalla società britannica YouGov. YouGov è una società internazionale di ricerca e analisi dei dati specializzata in sondaggi d’opinione e ricerche di mercato. In totale, sono stati intervistati oltre 4000 adulti americani. Policygenius indica un margine d’errore di circa il 2%.
Myles Ma di Policygenius spiega le differenze tra le generazioni in questo modo:
“Le generazioni più giovani gestiscono il loro patrimonio in modo diverso rispetto ai loro omologhi della generazione X e dei baby boomer, con nuovi investimenti come le criptovalute”.
Ma è consulente finanziario personale nella parte assicurativa dell’azienda. Riconosce che i giovani sono più propensi a correre rischi con i propri soldi. Tuttavia, vede anche i pericoli di questa opportunità di investimento, considerando le conseguenze al di fuori del loro controllo:
“Potrebbe anche riflettere ostacoli su cui non hanno alcun controllo, come la crescente crisi abitativa”, conclude.