“L’intersezione di diverse tecnologie digitali e l’accelerazione dell’innovazione rispetto al passato stanno plasmando un’industria completamente nuova, in cui le filiere e le catene di fornitura sono sempre più interconnesse e circolari. Il ruolo fondamentale dei digital enabler nell’abilitare la trasformazione della produzione e dei processi, nel creare nuovi modelli di business e affrontare le sfide competitive, così come l’apertura di nuovi mercati, non può essere sottovalutato. Non sorprende che stiamo osservando una crescita a doppia cifra dei digital enabler e dei transformer, che spaziano dal cloud computing alle piattaforme di cybersecurity e alle soluzioni di gestione dei big data”. Questo è il commento di Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che rappresenta le principali aziende dell’Ict, in merito al rapporto “Il Digitale in Italia”, la pubblicazione annuale sulla situazione del settore presentata ieri a Roma.
Nel 2022, il mercato digitale ha registrato una crescita del 2,4%, raggiungendo un valore complessivo di 77,1 miliardi di euro. La maggiore crescita è stata osservata nei servizi ICT (+8,5% e 14,8 miliardi di euro), trainati principalmente dai servizi di cloud computing e di cybersecurity. Si sono registrati risultati particolarmente positivi nel settore dei contenuti e della pubblicità digitali (+6,3% e 14,5 miliardi di euro) e nel settore del software e delle soluzioni ICT (+6,2% e 8,6 miliardi di euro). Tuttavia, il mercato dei dispositivi e dei sistemi ha mostrato un’inversione di tendenza netta (-1%) rispetto alla consistente crescita registrata nel 2021. Inoltre, il settore dei servizi di rete delle TLC ha continuato a mostrare una tendenza negativa (-2,7%).
Nel 2023, si prevede un aumento della crescita del mercato digitale (+3,1%), mentre nel 2024 (+4,3%) si prevede che supererà la crescita dell’economia nel suo complesso.
