Il giudice blocca la mossa di censura dei social media all’amministrazione Biden

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Il giudice blocca la mossa di censura dei social media all'amministrazione Biden

In uno sviluppo significativo, un giudice federale ha emesso una straordinaria ingiunzione preliminare martedì. L’ingiunzione bloccherà le principali agenzie e funzionari dell’amministrazione Biden da incontri e comunicazioni con le aziende di social media riguardanti “discorsi protetti”. La causa in corso potrebbe avere un impatto significativo sul Primo Emendamento.

Il mandato arriva come risposta a una causa intentata dai procuratori generali repubblicani della Louisiana e del Missouri. Inoltre, la causa sostiene che i funzionari stanno andando troppo oltre nel cercare di spingere le società di social media a evidenziare pubblicazioni che potrebbero influenzare le elezioni o promuovere la riluttanza verso i vaccini.

Il giudice blocca la mossa di censura dei social media all'amministrazione Biden

La decisione potrebbe far retrocedere di anni la coordinazione tra il governo e i social media

La recente decisione presa dal giudice, nominato durante l’amministrazione Trump, ha sollevato preoccupazioni sull’eventuale impatto sugli sforzi in corso per migliorare la coordinazione tra il governo e le aziende di social media.

Nel corso di oltre un decennio, il governo federale ha cercato di collaborare con queste piattaforme per affrontare varie forme di attività criminale, tra cui la diffusione di immagini di abusi sessuali su minori e la lotta al terrorismo.

Evelyn Douek, assistente professore presso la Stanford Law School, ha dichiarato: “L’inibizione è sorprendentemente ampia e chiaramente intesa a scoraggiare qualsiasi tipo di contatto tra gli attori governativi e le piattaforme di social media”.

Il giudice Terry A. Doughty, che presiedeva la causa, non ha ancora emesso una sentenza definitiva. Tuttavia, concedendo l’inibizione, il giudice ha indicato una simpatia verso gli argomenti dei procuratori generali repubblicani. Ciò suggerisce che il giudice Doughty potrebbe concludere che le azioni dell’amministrazione Biden hanno violato i diritti del Primo Emendamento.