Il futuro dei lavori creativi in un mondo dominato dagli algoritmi: come preservare la nostra occupazione

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Il futuro dei lavori creativi in un mondo dominato dagli algoritmi: come preservare la nostra occupazione

La sfida dei lavori creativi nell’epoca degli algoritmi: la presenza onnipresente di algoritmi che creano testi personalizzati e in tempi brevi, che correggono foto, generano immagini artistiche e disegnano.

Ci sono anche voci sintetiche che interpretano testi di podcast come spot pubblicitari, software intelligenti che montano video e persino avatar meta-umani capaci di leggere notizie o tenere lezioni universitarie in tutte le lingue.

Da diversi mesi, coloro che si dedicano a lavori creativi si sentono instabili, come se stessero camminando su terreno incerto. Si pongono domande sul possibile impatto dell’intelligenza artificiale sulle loro professioni e cosa riserverà il futuro, considerando i progressi evidenti degli algoritmi di mese in mese.

ChatGpt finisce sotto accusa in California: “È stato accusato di aver violato 300 miliardi di parole coperte da copyright, con danni stimati in 3 miliardi di dollari”.

L’incognita della rivoluzione: come cambierà il lavoro nell’era dell’IA

Esperti e osservatori di tutto il mondo si pongono la stessa domanda: quali saranno gli effetti dell’IA sul lavoro? Mentre l’Harvard Business Review dedica numerosi articoli alla creatività nell’epoca dell’intelligenza artificiale, emerge un messaggio rassicurante: non c’è bisogno di panico.

È innegabile che una frana abbia avuto origine dalla cima della montagna, ma non sappiamo ancora quando arriverà a valle, con quale forza e quanti posti di lavoro distruggerà.

Anche Gil Press, autore e opinionista statunitense di Forbes.com, invita a mantenere la calma. Storicamente, ad ogni rivoluzione industriale, l’umanità ha cercato di fare previsioni sulle possibili trasformazioni del lavoro. Spesso, queste previsioni pessimistiche non si sono mai avverate.

Preservare il proprio lavoro creativo: 10 suggerimenti per affrontare la nuova era

Di fronte alla sfida dell’innovazione, ecco 10 consigli preziosi per i professionisti creativi al fine di mitigare gli eventuali danni nella stagione che stiamo attraversando.

1) Un’analisi personale

Ogni professionista è consapevole della propria attività e della mentalità dell’azienda che lo remunera. Sta a lui valutare se il suo lavoro sia replicabile dagli algoritmi e se l’azienda sia propensa a sostituire le competenze umane con quelle artificiali. Questa valutazione deve essere impietosa e orientata al futuro: se oggi non sono a rischio, potrebbero esserlo domani.

2) Gli indicatori di proprietà

In Germania, Axel Springer, editore di Bild, ha avvertito i suoi giornalisti che molte delle loro attività potrebbero essere sostituite dagli algoritmi. L’editore ha anche incoraggiato i cronisti a produrre informazioni in forme più avanzate, multimediali e approfondite. Questi segnali sono evidenti e non possono essere ignorati.

3) Sorveglianza e monitoraggio

Pensare che la rivoluzione sia guidata solo da ChatGPT e da pochi altri algoritmi sarebbe ingenuo. Ogni giorno emergono nuove applicazioni e alcuni siti ci tengono informati su queste novità. Per rimanere aggiornati sulle ultime novità nel campo dell’intelligenza artificiale, tenete d’occhio, ad esempio:

• tinywow.com

• 123apps.com/it

• futurepedia.io

4) Un modello di collaborazione ibrido

Avere una panoramica sulle migliori applicazioni consente anche di sviluppare, giorno dopo giorno, una nuova professionalità che integri le competenze umane con quelle dei software. La sfida consiste nel creare un profilo ibrido che trasformi l’intelligenza artificiale da una minaccia in un’opportunità.

5) Le nuove opportunità lavorative

La startup Indigo.ai, menzionata in un articolo del Sole 24 Ore, pone grande enfasi su questo aspetto. Mentre alcuni lavori potrebbero scomparire, altri stanno già emergendo all’orizzonte. Molti di noi utilizzano gli algoritmi solo al minimo del loro potenziale. Molti si accontentano di una risposta negativa da parte di ChatGPT e non vanno oltre. Tuttavia, i professionisti più perseveranti e astuti insistono con l’algoritmo fino a ottenere una risposta (i tutorial del formatore Roberto Gaito su YouTube sono particolarmente illuminanti in proposito). Ecco perché saper comunicare con le intelligenze artificiali è una nuova competenza, un nuovo lavoro.

6) Altri esempi significativi

Indigo.ai cita anche gli “AI Ethicist”. Si tratta di professionisti che si occupano dello studio dell’uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale, ponendo attenzione anche alle violazioni dei diritti fondamentali dell’uomo. Le università, gli studi legali, i programmi televisivi alla ricerca di opinionisti e i politici incaricati di regolamentare il nuovo mondo hanno bisogno di professionisti come gli “AI Ethicist”.

7) L’importanza della formazione

Per limitare i danni è necessario investire nella formazione. In altre parole, è fondamentale acquisire nuove competenze. Se siete giovani, cercate di allontanarvi da un modello di studio prettamente italiano. In Italia si è soliti scegliere tra studi umanistici (come Lettere e Filosofia) e studi tecnici (come Informatica). Molti paesi hanno adottato percorsi diversi, premiando modelli formativi ibridi. Ad esempio, nelle aziende creative degli Stati Uniti, gli ingegneri che hanno conseguito un master in Comunicazione o Filosofia sono molto ricercati.

8) L’espansione dei contenuti linguistici

Avete scritto un saggio? Se è in italiano, state raggiungendo un mercato di 57 milioni di persone, i residenti del nostro Paese. Ma se lo traducete in inglese o spagnolo, sfruttando le potenzialità degli algoritmi (con qualche piccola imprecisione), potete raggiungere miliardi di persone. Grazie all’intelligenza artificiale, abbiamo la possibilità di diffondere i nostri contenuti su una scala molto più ampia (purché siano validi e originali).

9) Anche per i siti web

La Francia è un paese che attribuisce grande importanza alla sua identità culturale e alla sua lingua (che è splendida). Tuttavia, il quotidiano Le Monde ha deciso di offrire ai lettori del suo sito la possibilità di tradurre ogni articolo e contenuto dal francese all’inglese. In questo modo, Le Monde si apre a un nuovo mercato di lettori e inserzionisti pubblicitari che finora non aveva esplorato. Le traduzioni sono realizzate da algoritmi, ma con un controllo umano. Se avete un sito o un blog, considerate l’opzione di renderlo multilingue per poter parlare al mondo.

10) L’impatto sul marketing

Ci sono aziende che dichiarano apertamente sul proprio sito: qui lavora solo l’intelligenza artificiale, gli esseri umani con i loro pregiudizi non sono graditi. Questo approccio potrebbe sembrare provocatorio e audace, ma è interessante dal punto di vista del marketing. Al contrario, ci sono aziende che mettono in evidenza l’opposto. Spiegano che i loro prodotti e contenuti sono il risultato unicamente della sensibilità e creatività umane. Anche questa è un’approccio interessante. Offrire qualcosa di puro e autentico, qualcosa che sia unicamente umano, può colpire la sensibilità di alcuni tipi di clientela. Persone che scelgono e acquistano con un approccio etico e ideologico.