Con la de-dolarizzazione che guadagna sempre più slancio di giorno in giorno, alcune persone negli Stati Uniti restano scollegate. Ma, pochi altri continuano a temere le conseguenze della potenziale caduta del dollaro. Il CEO di Circle, emittente di stablecoin, tuttavia, ha trovato una soluzione per evitare la de-dolarizzazione. Parlando alla conferenza Consensus 2023 il 26 aprile, Jeremy Allaire ha evidenziato come ci sia “una de-dolarizzazione molto attiva” in corso al momento. Ha aggiunto:
“Si stanno verificando reazioni molto significative ai rischi degli Stati Uniti nel sistema bancario statunitense, ai rischi con il governo degli Stati Uniti stesso, a un’imposizione geopolitica su molte parti del mondo [e] alla volontà di avere sistemi di pagamento alternativi in tutto il mondo. Questo sta accadendo ed è in accelerazione”,
Le nazioni BRICS insieme a diverse altre si stanno allontanando dal dollaro. I BRICS, infatti, hanno già iniziato a lavorare su una loro valuta. Si suppone che paesi come l’Arabia Saudita e l’Iran possano aiutare questa iniziativa. Inoltre, lo yuan cinese ha superato il dollaro in termini di pagamenti transfrontalieri. Più recentemente, l’Argentina ha rivelato che inizierà ad utilizzare lo yuan invece del dollaro per pagare le importazioni dalla Cina.
Ma come può gli Stati Uniti evitare il collasso del dollaro? Secondo Allaire, l’implementazione del dollaro digitale potrebbe fare l’affare.
Ecco come il dollaro rimarrà “competitivo e sicuro”
Allaire ha esortato la Federal Reserve a integrare il dollaro digitale nei suoi “sistemi core”. Per realizzare questo, il governo dovrà presentare una legislazione sulle stablecoin. Ha inoltre aggiunto,
“La domanda di dollari digitali come USDC è altamente globale. Vediamo questa domanda in tutto il mondo – la vediamo nei mercati emergenti, la vediamo nei mercati in cui le persone vogliono detenere un dollaro digitale rispetto al loro sistema bancario locale […] come un efficiente mezzo di scambio per vari tipi di transazioni internazionali”.
Tuttavia, se il governo degli Stati Uniti non apporta le modifiche necessarie, Allaire ritiene che sarebbe una “grande occasione persa”.
