I prezzi del petrolio crollano a seguito dell’incremento delle scorte negli Stati Uniti e delle preoccupazioni crescenti riguardo alla domanda cinese

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I prezzi del petrolio crollano a seguito dell'incremento delle scorte negli Stati Uniti e delle preoccupazioni crescenti riguardo alla domanda cinese

I prezzi del petrolio crollano a seguito dell'incremento delle scorte negli Stati Uniti e delle preoccupazioni crescenti riguardo alla domanda cinese
Le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 3,6 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati dell’EIA

 

• I prezzi del petrolio sono crollati giovedì a causa dell’aumento delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti e delle preoccupazioni per la domanda in calo in Cina.

• Il greggio statunitense ha registrato un aumento di 3,6 milioni di barili la scorsa settimana, ha dichiarato mercoledì l’EIA.

• Nel frattempo, la produzione delle raffinerie di petrolio in Cina ha subito una flessione, alimentando preoccupazioni sulla diminuzione della domanda di carburante.

Gli prezzi del petrolio sono crollati giovedì, a seguito di un recente aumento delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti e delle preoccupazioni che la domanda in Cina continuerà a indebolirsi.

Il greggio Brent, il benchmark internazionale, è sceso del 3,7% a 78,15 dollari al barile. Nel frattempo, il greggio West Texas Intermediate è scivolato del 4,1% a 73,50 dollari al barile.

Mercoledì, l’Agenzia per l’Informazione sull’Energia ha dichiarato che le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 3,6 milioni di barili la scorsa settimana, circa il doppio dell’aumento di 1,8 milioni di barili previsto in un sondaggio di analisti Reuters.

Nel frattempo, la produzione di petrolio negli Stati Uniti ha continuato a oscillare intorno a un record di 13,2 milioni di barili al giorno, ha dichiarato l’EIA.

I mercati sono anche preoccupati per le prospettive della domanda di petrolio greggio in Cina, in mezzo a una serie di problemi economici. La produzione delle raffinerie della nazione è diminuita del 2,8% a ottobre, scendendo a soli 15,1 milioni di barili al giorno, secondo il National Bureau of Statistics cinese.

Il recente calo dei prezzi del petrolio ha invertito gran parte del rally della fine dell’estate, quando Arabia Saudita e Russia hanno promesso di ridurre la loro produzione di petrolio greggio fino alla fine dell’anno.

I leader dell’OPEC+ cercano da mesi di sostenere i prezzi del petrolio greggio, con il capo dell’energia dell’Arabia Saudita che ha recentemente denunciato gli speculatori nel mercato dell’energia che potrebbero abbassare artificialmente i prezzi del petrolio greggio.

Tuttavia, alcuni analisti di Wall Street rimangono ottimisti sul petrolio fino al 2024, citando una tendenza di lunga data di sottoinvestimento nel settore che renderà difficile aumentare le forniture in futuro.

Il petrolio e altre materie prime stanno probabilmente dirigendosi verso un “superciclo”, secondo Goldman Sachs, che prevede che i prezzi del Brent torneranno a salire fino a 100 dollari al barile nel 2024.