Fondatore di Cardano: “Abbiamo tutte le carte in mano”

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Fondatore di Cardano: "Abbiamo tutte le carte in mano"

Charles Hoskinson, il fondatore di Cardano, rimane ottimista sul futuro della sua piattaforma blockchain, anche in mezzo alle recenti critiche e alla diminuzione dei prezzi di mercato.

Egli sottolinea i significativi vantaggi di Cardano, tra cui la sua scalabilità, il modello di governance e la capacità di innovazione. Inoltre, enfatizza l’attesa Chang hard fork, che porterà la governance della community alla piattaforma, come un passo importante avanti.

Hoskinson risponde al pessimismo

In un post su X, datato 7 aprile, Charles Hoskinson ha risposto al recente pessimismo attorno alle blockchain dichiarando: “Come ecosistema, disponiamo di tutte le risorse necessarie”. Ha enfatizzato la superiorità di Cardano in termini di scalabilità, governance e innovazione. “Inoltre, abbiamo la community più dedicata”, ha aggiunto, in risposta alle critiche che Cardano ha dovuto affrontare.

L’ottimismo di Hoskinson è principalmente ispirato dalla prossima Chang hard fork, considerata una delle più significative aggiornamenti per la rete dal Vasil upgrade del 2022. Questo importante aggiornamento, pianificato per il secondo trimestre di quest’anno, promette ulteriori miglioramenti e innovazioni all’interno dell’ecosistema Cardano.

Fondatore di Cardano: "Abbiamo tutte le carte in mano"

Chang segna l’inizio dell’era Voltaire nella roadmap di sviluppo di Cardano e promette un passo rivoluzionario avanti con l’introduzione della governance guidata dalla community sulla blockchain.

Questo aggiornamento permette alla community di Cardano di raggiungere un consenso attraverso votazioni on-chain, dando ai detentori di token ADA il potere di influenzare direttamente la direzione futura della rete votando su varie proposte.

Questa evoluzione è considerata un passo cruciale verso la completa decentralizzazione, governando la rete tramite un modello di governance comunitaria. Nel corso dell’anno, Cardano introdurrà anche i Delegate Representatives (DReps), un traguardo che getta le basi per un modello di governance ancora più democratico.

Inoltre, è prevista una Convention sulla Costituzione di Cardano, durante la quale la comunità di Cardano voterà per la ratifica della prima bozza della Costituzione di Cardano, un evento che stabilirà e rafforzerà i principi e i valori della rete.

Il più grande passo avanti nella risoluzione del trilemma delle blockchain

Charles Hoskinson ha sottolineato il progresso di Cardano con l’introduzione di Ouroboros Leios, che descrive come il passo più significativo finora nell’affrontare il trilemma delle blockchain. Ouroboros Leios è l’ultima iterazione dell’algoritmo di consenso proof-of-stake di Cardano, progettato specificamente per migliorare il throughput di rete, la scalabilità e la velocità delle transazioni, senza compromettere il livello attuale di decentralizzazione.

Queste osservazioni di Hoskinson sono state una risposta a un video di Ben Armstrong, meglio conosciuto come BitBoy, del 7 aprile, in cui sollevava la questione se Cardano fosse “morto”. Armstrong ha confrontato Cardano con altri progetti blockchain come Solana, Sui e Toncoin, che a suo parere stavano eccellendo in termini di numero di utenti, attività e performance dei prezzi, a differenza di Cardano, di cui riteneva che i numeri non fossero “eccellenti”.

Fondatore di Cardano: "Abbiamo tutte le carte in mano"

In risposta ai confronti e all’atmosfera generale nell’industria delle criptovalute, Hoskinson ha criticato l’eccessiva enfasi sulle “storie iperboliche” e sugli “urlatori” che spesso dominano le discussioni all’interno del settore, un problema che ha notato essere presente anche nel settore dell’IA.

Il supporto alla posizione di Hoskinson è arrivato da Daniel Friedman, fondatore e CEO di zenGate Global, che l’8 aprile su X ha dichiarato che la maggior parte delle critiche a Cardano è di natura emotiva. Friedman ha sottolineato che la sua scelta di costruire su Cardano ed Ergo era basata su considerazioni aziendali e architettoniche, non su una reazione emotiva.