Il vice presidente della Federal Reserve, Philip Jefferson, lunedì è diventato l’ultimo ufficiale della banca centrale a chiedere di mantenere i tassi d’interesse ai livelli attuali fino a quando l’inflazione non mostrerà ulteriori segni di raffreddamento.
“Continuiamo a cercare ulteriori evidenze che l’inflazione tornerà al nostro obiettivo del 2%,” ha detto Jefferson durante una sessione di domande e risposte presso la Federal Reserve di Cleveland.
“Fino a quando non avremo ciò, ritengo sia appropriato mantenere il tasso di politica monetaria in territorio restrittivo.”
Jefferson ha dichiarato di aver cambiato il suo punto di vista dopo i dati sull’inflazione più elevata nel primo trimestre
La Fed ha deciso il 1° maggio di mantenere il suo tasso d’interesse di riferimento in un intervallo del 5,25%-5,50%, il più alto degli ultimi 23 anni. La prossima riunione di politica monetaria è prevista per il 12 giugno, quando ci si aspetta nuovamente che la banca centrale mantenga i tassi fermi.
Il comitato incaricato di fissare i tassi d’interesse della Fed ha dichiarato nell’ultima comunicazione di politica monetaria che “negli ultimi mesi non vi è stato alcun ulteriore progresso verso l’obiettivo di inflazione del 2% del Comitato”.
TASSO OBIETTIVO DEI FONDI FEDERALI, LIMITE SUPERIORE
FONTI: FEDERAL RESERVE • LE AREE OMBREGGIATE INDICANO LE RECESSIONI NEGLI STATI UNITI
La prossima occasione per ottenere maggiore chiarezza arriva questa settimana con la prima lettura sull’inflazione per l’inizio del secondo trimestre mercoledì tramite l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI).
Ci si aspetta che il CPI di aprile mostri un miglioramento, scendendo al 3,6% rispetto al 3,8% di marzo su base “core”, che esclude i prezzi volatili del cibo e dell’energia.
L’ANDAMENTO IN CALO DELL’INFLAZIONE SI RALLENTA ALL’INIZIO DEL 2024
L’Indice dei Prezzi per le Spese di Consumo Personali (PCE) escludendo cibo ed energia e l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) escludendo cibo ed energia, dal 1/1/2020.
FONTI: UFFICIO DI STATISTICA DEL LAVORO • LE AREE OMBREGGIATE INDICANO LE RECESSIONI NEGLI STATI UNITI
Diversi funzionari della Fed hanno ribadito nell’ultima settimana che adotteranno un approccio attento e misurato alla politica monetaria mentre digeriscono un’inflazione più calda del previsto all’inizio di quest’anno e valutano se tale quadro cambierà nei prossimi mesi.
La scorsa settimana il presidente della Fed di New York, John Williams, ha dichiarato: “La politica monetaria è ora in un posto molto buono.” Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha aggiunto: “Penso che sia molto più probabile che rimaniamo qui più a lungo di quanto ci aspettiamo.” Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha osservato: “Penso che ora aspettiamo.”
