Eni acquisisce Neptune attraverso Var Energi. Descalzi: «Aggiudicato un portafoglio di elevata qualità»

admin_beready
Eni acquisisce Neptune attraverso Var Energi. Descalzi: «Aggiudicato un portafoglio di elevata qualità»

Eni conclude l’acquisizione di Neptune Energy con Var Energi. L’operazione, annunciata venerdì 23 giugno prima dell’apertura dei mercati, rappresenta un importante passo avanti per il gruppo guidato da Claudio Descalzi. Neptune Energy è una società leader nel settore dell’esplorazione e produzione, con un portafoglio di asset globali principalmente nel settore del gas, operando in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia. La produzione di Neptune è caratterizzata da costi competitivi e un basso impatto ambientale.

Fondata nel 2015 da Sam Laidlaw, Neptune Energy è attualmente controllata da China Investment Corporation, fondi gestiti da Carlyle Group e CVC Capital Partners, e da alcuni dei suoi manager. Eni acquisirà l’intero portafoglio di Neptune Energy, ad eccezione delle attività in Germania e Norvegia. Le attività tedesche verranno escluse dall’operazione, mentre le attività in Norvegia saranno acquisite direttamente da Var Energi da parte di Neptune Energy, in base a un accordo separato. Quest’ultima parte dell’operazione si completerà poco prima dell’acquisizione da parte di Eni, e i proventi della vendita delle attività in Norvegia rimarranno all’interno di Neptune Energy, che sarà acquisita da Eni.

Secondo i termini concordati, il valore complessivo dell’operazione per Neptune Energy è di 2,6 miliardi di dollari, mentre per le attività in Norvegia è di circa 2,3 miliardi di dollari. Al 31 dicembre 2022, il debito netto delle attività globali di Neptune Energy, escludendo quelle in Norvegia, ammontava a circa 500 milioni di dollari. Il pagamento finale netto per Eni e Var Energi sarà effettuato in contanti al completamento dell’operazione. L’acquisizione di Eni sarà finanziata utilizzando la liquidità disponibile. Nel processo, Eni è stata assistita da HSBC come consulente finanziario esclusivo, White & Case LLP come consulente legale e Ernst & Young come consulente fiscale.

Al 31 dicembre 2022, Neptune Energy ha riportato ricavi di circa 1,22 miliardi di dollari e un ebitdax di circa 0,95 miliardi di dollari per le attività globali di Neptune Energy. Grazie a questa operazione, sia Eni che Var Energi otterranno una produzione aggiuntiva di circa 130.000 barili equivalenti di petrolio al giorno. Eni stima che l’acquisizione porterà al proprio portafoglio oltre 100.000 barili equivalenti di petrolio al giorno di produzione a basse emissioni nel periodo 2024-2026, di cui oltre il 70% sarà costituito da gas naturale (rispetto al 53% di Eni nel 2022), con la possibilità di rifornire principalmente i mercati dell’Oecd tramite gasdotto o gas naturale liquefatto.

«Attraverso questa operazione, Eni acquisisce un portafoglio di alta qualità e a bassa intensità di carbonio, che si integra in modo eccezionale con la nostra strategia e le nostre operazioni. Crediamo che il gas naturale sia una fonte energetica essenziale nella transizione energetica globale e siamo impegnati ad aumentare la nostra produzione di gas naturale al 60% entro il 2030», ha commentato il CEO di Eni, Claudio Descalzi. «Neptune contribuirà al nostro portafoglio principalmente con risorse di gas. Inoltre, la sovrapposizione geografica e operativa è notevole: questa acquisizione amplia la dimensione di Var Energi, società di cui Eni detiene la maggioranza».

Secondo il CEO, l’operazione porta diversi benefici, tra cui un aumento della produzione di gas e maggiori opportunità di Carbon Capture, Utilization and Storage (CCUS) nel Mare del Nord. Inoltre, rafforza la posizione di Eni come principale compagnia internazionale in Algeria, un fornitore chiave di gas per i mercati europei, e aumenta la presenza di Eni nell’offshore dell’Indonesia, fornendo gas all’impianto di GNL di Bontang e ai mercati nazionali. Ci si aspetta che questi volumi aggiuntivi di gas offrano ulteriori opportunità di ottimizzazione per le attività Gas & Power di Eni. L’operazione aggiungerà circa 4 miliardi di metri cubi di gas destinati ai consumatori europei. Un aspetto cruciale dell’operazione è il basso costo delle nuove forniture e l’aumento del flusso di cassa per Eni. Questo sostiene il nostro impegno nel fornire un dividendo attraente e solido, nonché il programma di riacquisto di azioni per distribuire il 25-30% del Cash Flow From Operations (CFFO) ai nostri azionisti. La natura e le sfide della transizione energetica richiedono una risposta mirata, e questa operazione evidenzia due aspetti chiave della strategia finanziaria di Eni: la flessibilità e l’opzionalità offerte dalla nostra liquidità elevata e dal nostro basso livello di indebitamento, nonché il nostro modello satellitare innovativo che ci consente di accedere a capitali dedicati.