È Bitcoin la prossima vittima della crisi del debito americano?

admin_beready
È Bitcoin la prossima vittima della crisi del debito americano?

Un numero crescente di americani non è più in grado di pagare i debiti delle loro carte di credito, come dimostrano i nuovi dati della banca centrale americana. La percentuale di debiti delle carte di credito scaduti da più di 30 giorni è aumentata per il sesto trimestre consecutivo. Il consumatore americano sta affrontando sempre più difficoltà a causa dell’inflazione, ma cosa significa ciò per il prezzo del bitcoin (BTC)?

È Bitcoin la prossima vittima della crisi del debito americano?

Consumatore americano in difficoltà

È stato annunciato in precedenza che il totale del debito delle carte di credito negli Stati Uniti è salito per la prima volta oltre 1 trilione (!) di dollari nel 2023. L’alta inflazione che abbiamo visto dal 2022 sta costringendo sempre più persone a contrarre debiti per poter continuare a pagare la spesa quotidiana.

Nel frattempo, il numero di inadempienze è aumentato per sei trimestri consecutivi, raggiungendo il punto più alto dal 2020. La conclusione? Gli americani stanno iniziando a prendere in prestito denaro che non possono restituire.

Finora, questo sta mantenendo l’economia in movimento, poiché le persone non scelgono di ridurre i loro consumi, ma di accumulare debiti. Tuttavia, gli interessi su questi debiti sono enormi a causa delle aggressive aumenti dei tassi d’interesse da parte della banca centrale americana dal marzo 2022.

Cosa significa tutto ciò per il prezzo del bitcoin?

Non possiamo dire con certezza quale sarà l’effetto esatto di questi dati sul prezzo del bitcoin. Ci sono semplicemente troppi fattori in gioco. Tuttavia, sembra sicuro concludere che C’È qualcosa che al momento sta sopprimendo il prezzo del bitcoin.

Nonostante tutte le buone notizie (ETF di BlackRock, lancio del primo ETF bitcoin spot europeo, MicroStrategy continua gli acquisti, si avvicina il dimezzamento di Bitcoin), i tori non riescono a riprendere il controllo del prezzo.

Attualmente c’è persino una battaglia in corso intorno al prezzo del bitcoin di 29.000 dollari e potrebbe benissimo accadere che i tori perdano quella battaglia.

Sembra che le condizioni macroeconomiche – la campagna di aumento dei tassi d’interesse più aggressiva nella storia della banca centrale americana – stiano ora esercitando la principale pressione al ribasso sul prezzo del bitcoin. Molte persone non vogliono sentirlo, ma dopo un decennio di tassi di interesse vicino allo zero, l’attuale tasso del 5,50 percento rappresenta sicuramente una significativa possibilità di recessione.