Cominciare a mettere i soldi in gioco: le 4 informazioni essenziali da conoscere

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Cominciare a mettere i soldi in gioco: le 4 informazioni essenziali da conoscere

Iniziare a costruire la mia ricchezza attraverso gli investimenti: una guida completa per principianti

Quanto impegno richiede? Quali conoscenze sono fondamentali e quale percorso dovrebbe essere intrapreso?

E quale sarà il tempo necessario per raggiungere i miei obiettivi finanziari?

Sarà davvero possibile gestire i miei investimenti in modo indipendente, oppure rimarrò sempre dipendente dagli altri?

Oggi esploreremo un argomento intrigante: l’arte di iniziare a investire da zero, senza cadere in trappole e senza complicazioni inutili.

Esamineremo insieme gli strumenti necessari per comprendere i tuoi obiettivi finanziari e come realizzarli, compresa la formazione adeguata.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’investimento autonomo non è un’impresa titanica. Certamente, richiede conoscenze specifiche, ma queste possono essere apprese online attraverso fonti affidabili di formazione.

Coloro che ci conoscono o hanno seguito i nostri programmi di studio, come attestato dalle loro testimonianze, sanno che l’investimento autonomo, una volta intrapreso un serio percorso di apprendimento, diventa alla portata di tutti. All’inizio potrebbe sembrare complesso, ma con l’esperienza diventerà un gesto naturale, proprio come bere un bicchiere d’acqua. In fondo, la semplicità non è altro che la risoluzione della complessità attraverso lo studio.

E studiare Economia all’Università, per esperienza personale, spesso non fornisce le competenze pratiche necessarie per gestire i tuoi o i soldi di altri. Anzi, molte delle persone che abbiamo assistito confermano che un’educazione accademica in economia e finanza non li ha preparati adeguatamente all’aspetto pratico degli investimenti.

Quindi, come puoi imparare e iniziare ad investire da zero? Qual è il percorso di formazione più adatto?

Per cominciare, ti invitiamo a leggere una recensione su uno dei nostri corsi appositamente progettati per questo scopo.

1) Perché è cruciale acquisire conoscenze e avviare l’attività di investimento?

Se stai leggendo questo articolo, è probabile che desideri migliorare la tua competenza nella gestione dei tuoi risparmi. Non conosciamo ancora la tua identità o i tuoi obiettivi finanziari, ma sappiamo che aspiri a diventare un gestore finanziario consapevole e autonomo. Possiamo spiegarti cosa evitare di diventare.

Per lungo tempo, la società italiana si è suddivisa in due gruppi principali di investitori. Da un lato, c’erano coloro che preferivano ignorare completamente i loro investimenti, affidandoli a banche, istituti postali e compagnie assicurative. Troppo spesso, questi individui si ritrovavano con risultati deludenti, gravati da ingenti costi applicati da tali entità, che talvolta privilegiavano il proprio interesse a scapito dei risparmiatori.

Col tempo, è emerso sempre più chiaramente che affidarsi alle banche, agli istituti postali e alle società di gestione finanziaria potrebbe non rappresentare la scelta più vantaggiosa. I costi associati a tali prodotti sono eccessivamente elevati, al punto che molti investitori non vedono profitti neanche quando i mercati sono in crescita.

Inoltre, come precedentemente accennato, è diventato evidente un conflitto d’interessi intrinseco a queste società, il quale impedisce loro di servire esclusivamente gli interessi del cliente (e, di conseguenza, i tuoi).

Dall’altro lato, ci sono coloro che si avvicinano ai mercati finanziari senza una strategia, senza formazione, operando in modo del tutto autonomo o seguendo i consigli di un “amico esperto” che può vantare presunti successi nei mercati. Mentre il primo gruppo a malapena vedeva crescere i propri investimenti, il secondo rischiava di subire consistenti perdite finanziarie. Questi individui si avvicinavano al mondo degli investimenti senza disciplina né preparazione, spesso dopo aver visualizzato video su YouTube o letto qualche libro sull’argomento.

Allora, qual è il modo corretto e adeguato per acquisire le competenze necessarie per iniziare l’investimento da zero?

Questo è il cuore della questione, il dilemma che probabilmente sta tormentando la tua mente. Potrebbe essere sufficiente studiare alcuni libri, magari seguendo i classici testi consigliati per chi vuole immergersi nel mondo della borsa e degli investimenti, per diventare in grado di investire autonomamente? O forse basta guardare i numerosi video su YouTube, facilmente reperibili in modo gratuito?

Vorrei porre una domanda diretta, condividendo una parte della mia storia personale. Secondo te, dopo aver dedicato anni e anni a studiare diligentemente, con investimenti significativi in formazione personale, e dopo aver fatto uno sforzo titanico per rendere concreti i miei studi e le mie conoscenze, riusciresti a ottenere le stesse competenze leggendo semplicemente alcuni libri o guardando senza un piano preciso alcuni video su YouTube?

Qualcuno potrebbe sostenere di sì, ma la verità è ben diversa (a meno che tu non sia contento di rimanere nella mediocrità).

“Forse hai detto che studiare economia e finanza all’Università non ti prepara per l’investimento!”

Hai ragione, e confermo questa affermazione. Dopo la laurea in Economia Aziendale con il massimo dei voti e una specializzazione in Risk Management e Finanza Internazionale, anch’essa con il massimo dei voti, sapevo ancora relativamente poco riguardo all’aspetto pratico degli investimenti.

Tuttavia, la mia formazione di base mi ha fornito un quadro concettuale più solido, mi ha aiutato a identificare ciò che dovevo ancora approfondire e mi ha permesso di stabilire un METODO (una parola chiave) per la mia crescita. Oggi, condivido la mia esperienza in modo che tu possa seguire un percorso chiaro e strutturato, acquisendo gradualmente la competenza necessaria per investire in modo indipendente.

Ovviamente, non ti sto chiedendo di diventare un professionista del settore come lo sono io, un percorso che richiede anni di studio e dedizione. Tuttavia, è fondamentale sviluppare la consapevolezza necessaria per iniziare a gestire i tuoi soldi in modo oculato, seguendo un percorso definito da un esperto, come me o i miei collaboratori.

In breve, non puoi permetterti di vagare alla cieca tra una miriade di video su YouTube o centinaia di libri sulla finanza. La chiave è seguire un percorso strutturato e metodico per acquisire le competenze di cui hai bisogno.

Ecco le quattro linee guida fondamentali: iniziamo con la prima, che riguarda la distinzione tra le diverse classi di asset

Prima di intraprendere il tuo percorso di investimento da zero, è essenziale definire i tuoi obiettivi finanziari. Questi possono includere la creazione di una futura fonte di reddito alternativa, la costruzione di un capitale per situazioni di emergenza o la preparazione per una pensione integrativa, tra gli altri.

Per raggiungere tali obiettivi, dovrai prima di tutto acquisire conoscenze e familiarità con le varie classi di asset disponibili. Nel mondo degli investimenti, troverai una vasta gamma di strumenti finanziari tra cui azioni, obbligazioni, ETF (Exchange Traded Fund), fondi comuni e REITs (Real Estate Investment Trusts). Non è necessario investire in tutti loro, ma è importante saperli distinguere.

Dovrai comprendere i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna classe di asset, le modalità di investimento adatte a ciascuna di esse e come gestirle efficacemente. Inoltre, dovrai capire quale sia il miglior approccio per investire in queste classi di asset. Ad esempio, è importante sapere che puoi investire direttamente in azioni, materie prime, oro, argento e obbligazioni, ma puoi anche farlo attraverso strumenti che aggregano i tuoi fondi insieme a quelli di altri investitori, come i famosi fondi comuni di investimento, che poi operano sui mercati al tuo posto.

Come puoi vedere, la complessità aumenta notevolmente, ed è per questo motivo che è essenziale seguire un percorso di apprendimento serio, strutturato e organizzato per comprendere tutte queste sfaccettature.

Molti esperti del settore concordano sul fatto che per gli investitori al dettaglio, una delle scelte più comuni e convenienti siano gli ETF. Gli ETF rappresentano una parte significativa del risparmio privato investito autonomamente su azioni e obbligazioni. Sono fondi d’investimento a gestione passiva, il che significa che anziché cercare di superare il mercato e addebitarti commissioni di gestione annue del 3%, come fanno molti fondi comuni di investimento proposti dalle banche, gli ETF cercano semplicemente di replicare un indice di mercato. Di conseguenza, hanno costi minimi, generalmente intorno allo 0,2% annuo, e non richiedono di affidare il proprio denaro a un gestore di fondi alla ricerca di commissioni.

Grazie agli ETF, anche investendo importi modesti, avrai la possibilità di diversificare il tuo portafoglio su una vasta gamma di strumenti finanziari.

Tuttavia, è importante comprendere che gli ETF stessi non rappresentano una classe di asset, ma sono uno strumento all’interno di varie classi di asset, come azioni e obbligazioni. Potresti anche chiederti cosa significhi esattamente la gestione passiva e se esista una gestione attiva. Inoltre, potresti voler comprendere le differenze tra ETF, azioni, obbligazioni e i fondi gestiti dalle banche.

Per coloro che hanno seguito un percorso di formazione completo e ben strutturato, queste informazioni sono chiare e semplici. Tuttavia, come già detto all’inizio, la semplicità deriva dalla comprensione delle complessità. Sebbene queste informazioni possano essere reperite online con notevole sforzo, è difficile trovarle in modo organico e senza la possibilità di confondersi tra diverse fonti.

Tuttavia, concentriamoci su di noi ora.

Ora che abbiamo delineato il primo passo cruciale per avviare il percorso di investimento, è il momento di esaminare le altre informazioni essenziali che devi conoscere.

Regola numero due: stabilisci con chiarezza i tuoi scopi

Ora che hai acquisito una visione completa delle varie opzioni finanziarie a tua disposizione, è il momento di esaminare come puoi utilizzare queste opzioni all’interno della tua strategia di investimento. Anche se è impossibile coprire in modo esaustivo questo argomento in poche righe (negli ultimi corsi, ho sviluppato 300 slide insieme ai miei collaboratori e ho tenuto lezioni di 5 ore su questo tema), cercheremo comunque di darti alcune informazioni essenziali.

La cosa fondamentale da comprendere è che l’investimento deve essere orientato verso obiettivi finanziari chiari e specifici.

Alcuni obiettivi finanziari tipici includono:

1) Proteggere i tuoi risparmi dall’inflazione.

2) Investire risparmi mensili o annuali per costruire nel tempo una pensione integrativa o un patrimonio a lungo termine.

3) Lasciare una somma di denaro per un figlio in crescita.

4) Realizzare investimenti speculativi sugli strumenti finanziari per sfruttare le fluttuazioni quotidiane (trading speculativo).

Dovrai, innanzitutto, determinare i tuoi piani a lungo termine e valutare dove ti posizioni sulla scala del rischio/rendimento.

Per definizione, ogni strumento finanziario ha un potenziale di rendimento che è direttamente correlato al suo livello di rischio. Ad esempio, i Titoli di Stato presentano un basso rischio o addirittura molto basso, ma offrono un rendimento relativamente basso o, considerando l’inflazione, effettivamente zero negli ultimi anni.

D’altra parte, le azioni rappresentano un investimento più rischioso poiché rappresentano una quota di una società privata. Non esiste una garanzia di rendimenti futuri, e il prezzo delle azioni può variare notevolmente. Tuttavia, le azioni offrono un potenziale di rendimento significativamente più alto rispetto ai Titoli di Stato.

Normalmente, un portafoglio ben bilanciato contiene sia strumenti ad alto rischio come le azioni, sia strumenti a basso rischio come le obbligazioni governative. La tua allocazione ideale dipenderà da quanto sei disposto a correre rischi, dal tuo orizzonte temporale (che dovrebbe essere definito in base agli obiettivi menzionati in precedenza) e dalla tua tolleranza al rischio. Sarà quindi necessario bilanciare le diverse componenti del tuo portafoglio in base a queste considerazioni.

Regola numero tre: evita di cercare di prevedere il mercato

Una volta che hai deciso di mettere i tuoi fondi in gioco e creare un piano d’investimento, è naturale che ti vengano in mente una serie di domande cruciali.

“È il momento giusto per investire?” “Sento parlare di possibili crolli di mercato, forse è meglio aspettare?” “Dicono che sia vantaggioso investire quando i prezzi sono in ribasso, dovrei aspettare?”

Il market timing è una strategia d’investimento che implica cercare di individuare il momento ottimale per entrare o uscire dal mercato finanziario. In pratica, si cerca di acquistare prima di un aumento dei prezzi e di vendere prima di un calo, nel tentativo di anticipare le fluttuazioni del mercato. In giro per il web, troverai sempre “esperti” che vantano la capacità di “prevedere il mercato” e riconoscere l’arrivo di bolle finanziarie, vendendo prima che si sgonfino o individuando il punto più basso per comprare subito dopo.

Come abbiamo illustrato in un ampio articolo, i dati dimostrano che questa tecnica non solo comporta costi elevati (l’acquisto e la vendita frequente aumentano notevolmente i costi di transazione) ma può anche danneggiare i tuoi rendimenti.

Nel mondo finanziario, esiste un detto che recita: “Gli investitori non temono di perdere soldi negli investimenti; temono di perdere il prossimo mercato in forte crescita”. Questo significa che l’obiettivo di un investitore non dovrebbe essere tanto quello di anticipare i ribassi di mercato per evitare perdite, ma piuttosto di “rimanere investiti il più a lungo possibile” per non perdere nemmeno una fase di forte crescita del mercato.

Perché “perdere” i migliori momenti di crescita può avere un impatto devastante sugli investimenti, come dimostrato dai dati storici. Ad esempio, immagina di aver investito $10.000 nel 1980 e di essere rimasto investito fino al 2016. Durante questo periodo, avresti affrontato periodi altamente favorevoli, ma anche periodi di significativa correzione del mercato azionario. In questi 36 anni, ci sono state guerre, crisi valutarie, iperinflazioni, scandali politici, bolle speculative (come quella del dot-com, ma anche la crisi finanziaria legata ai mutui subprime e il fallimento di Lehman Brothers), e crisi di Stati (come quella del debito sovrano nel 2012).

Se cerchi il momento perfetto per investire, rischierai di non investire mai. La verità è che, nel lungo termine, il tentativo di prevedere il momento migliore per entrare o uscire dal mercato (ossia il market timing) ha un impatto trascurabile. Al contrario, è essenziale il concetto di “tempo sul mercato”, ovvero la capacità di mantenere i tuoi investimenti il più a lungo possibile.

Cominciare a mettere i soldi in gioco: le 4 informazioni essenziali da conoscere

Regola numero quattro: Inizia con un piano di accumulo programmato (PAC) e poi diversifica

Dopo aver compreso l’importanza di iniziare a investire ora, potresti avere una domanda cruciale in mente: “E se investo e il mercato subisce una brusca caduta?”

Ecco, per evitare questa preoccupazione, soprattutto se stai partendo da zero, la strategia consigliata è quella di creare un piano di accumulo programmato (PAC) utilizzando la tecnica del Dollar Cost Averaging (DCA).

Potrebbe sembrare complicato, ma è in realtà molto semplice. Il DCA implica la pianificazione di investimenti periodici (ad esempio, ogni 3 mesi, 6 mesi o ogni anno) in modo da assicurarti di entrare nel mercato in momenti diversi.

Puoi farlo utilizzando ETF, come descritto in dettaglio in questo articolo. Questo approccio ti consente di costruire il tuo portafoglio nel tempo in modo ponderato, gestendo con calma anche le fasi difficili dei mercati finanziari.

E se non stai partendo da zero?

Se hai già una base di investimenti, la diversificazione diventa la chiave. In particolare, quando impari a investire, evita di cadere nella trappola di chi cerca di convincerti a individuare l’azione del momento o l’IPO su cui “devi assolutamente puntare”. Invece, concentrati sulla comprensione di interi paesi o settori che vuoi includere nel tuo portafoglio e impara a individuare ETF che comprendono tutte le azioni o obbligazioni di quel settore o paese.

Conclusione

Nel contesto attuale, caratterizzato da banche e intermediari che spingono prodotti costosi e da individui poco preparati che si lanciano in investimenti senza metodo né conoscenza, imparare a investire in modo autonomo e acquisire consapevolezza sui mercati finanziari è diventato un imperativo.

Tuttavia, questa non è un’impresa semplice poiché ci si trova di fronte a un mondo complesso, in cui è difficile orientarsi e trovare una chiara direzione per apprendere rapidamente.

Inoltre, potrebbe richiedere anni prima di sentirsi veramente pronti ad affrontare il mondo degli investimenti.

La soluzione migliore, invece?

Investire tempo e risorse, innanzitutto, in un percorso formativo serio e strutturato, che in pochi mesi (anziché anni) ti permetta di acquisire le competenze necessarie per diventare autonomo sui mercati finanziari e costruire i tuoi investimenti in modo consapevole.