Colazione cripto: il 75% va agli ETF di bitcoin e le banche vogliono partecipare

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Colazione cripto: il 75% va agli ETF di bitcoin e le banche vogliono partecipare

Buongiorno Crypto Insiders, in questo articolo presentiamo un riassunto degli eventi più rilevanti nel mondo delle criptovalute che si sono verificati nella scorsa notte. In questo modo sarai rapidamente informato sulle ultime novità. Nel corso della giornata, su Crypto Insiders, verranno pubblicati articoli più dettagliati su questi temi.

Il 75% dei nuovi investimenti in bitcoin va agli ETF

Il prezzo del bitcoin (BTC) è recentemente aumentato notevolmente, probabilmente a causa dell’approvazione di recenti fondi negoziati in borsa (ETF) o fondi quotati in borsa negli Stati Uniti.

Gli ETF di bitcoin hanno già raccolto 4.547 BTC, equivalenti a $236 milioni. Secondo un rapporto della società di analisi CryptoQuant, attualmente circa il 75% di tutti i nuovi investimenti in bitcoin va agli ETF.

“Stimiamo che oltre il 75% dei nuovi investimenti in bitcoin provenga da questi ETF.

Inoltre, gli investimenti provenienti da questi ETF sono saliti al 2% del totale storico degli investimenti in bitcoin in soli un mese, misurato sulla base della capitalizzazione di mercato effettiva,” ha dichiarato CryptoQuant.

Grandi banche vogliono approfittare degli ETF di bitcoin

La crescita del prezzo del bitcoin e le prestazioni positive dei nuovi ETF di bitcoin non sfuggono al mondo bancario.

Le banche americane stanno chiedendo alla Securities and Exchange Commission (SEC) di modificare le regole relative alle criptovalute e agli ETF di bitcoin.

Desiderano agire come custodi per gli ETF di bitcoin, ma trovano le attuali regole troppo rigide e costose. Attualmente, sono obbligate a inserire le criptovalute nel loro bilancio.

Sperano che con regole più flessibili possano agire più facilmente come custodi per gli ETF di bitcoin.

Bitcoin ed Ethereum sono ora immuni agli attacchi del 51%

Secondo una nuova ricerca di Coin Metrics, Bitcoin ed Ethereum sono ora immuni agli attacchi del cosiddetto 51%.

In un attacco del 51%, un aggressore controlla più della metà della rete. Successivamente, l’aggressore può manipolare le transazioni sulla rete.

Attualmente, eseguire un tale attacco è diventato troppo costoso, persino per hacker al servizio di un governo, dicono i ricercatori di Coin Metrics.

Secondo gli studiosi, sarebbe necessario spendere oltre $20 miliardi per portare a termine con successo un tale attacco.