CEO di Ripple: Ecco perché la SEC sta citando in giudizio Coinbase e Binance

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CEO di Ripple: Ecco perché la SEC sta citando in giudizio Coinbase e Binance

La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti è finita sulle prime pagine dei giornali negli ultimi due giorni per aver preso di mira due delle più grandi piattaforme di criptovalute al mondo, accusandole di vendere titoli non registrati.

Mentre il presidente della SEC sostiene che queste azioni siano nell’interesse degli investitori, il CEO di Ripple – Brad Garlinghouse – crede che ci sia un’altra ragione.

Cause legali contro Binance e Coinbase

Nel giro di sole 24 ore, la SEC ha intentato due cause molto importanti contro due dei principali attori del mondo delle criptovalute: Binance e Coinbase.

Queste cause presentano alcune piccole differenze, ma sostanzialmente entrambe affermano che le piattaforme vendono titoli non registrati (e li emettono nel caso di Binance) sotto forma di diverse criptovalute, tra cui BNB, BUSD, SOL, MATIC, ADA e altre circa 60.

Il CEO di Ripple critica la SEC

È interessante notare che nelle cause legali non viene menzionato il token XRP, nonostante la SEC abbia già da oltre due anni una disputa legale in corso contro Ripple sullo stesso argomento. Tuttavia, il CEO di Ripple ha deciso di esprimersi sulla questione, anche se in passato ha criticato più volte la SEC.

Garlinghouse non è d’accordo con la narrativa di Gary Gensler secondo cui la Commissione favorisce l’innovazione. Afferma addirittura che la SEC sta cercando di dimostrare di essere vigile, poiché l’anno scorso non è riuscita a prevenire il crollo di FTX nonostante il suo ruolo di supervisione.

CEO di Ripple: Ecco perché la SEC sta citando in giudizio Coinbase e Binance

Inoltre, il CEO di Ripple afferma che Gensler e il suo ufficio si stanno intromettendo troppo, poiché non hanno il “potere di cui brama disperatamente”.