Il dollaro statunitense è stato la principale valuta di riserva globale per decenni, tuttavia l’alleanza BRICS sta cercando di sfidarlo. Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa e il presidente del Brasile Lula da Silva stanno continuando gli sforzi per la de-dolarizzazione all’interno del BRICS. Lula da Silva ha esortato i paesi in via di sviluppo a riesaminare la loro dipendenza dal dollaro statunitense durante un summit finanziario a Parigi oggi.
Il presidente del Brasile vuole utilizzare le valute locali per le transazioni transfrontaliere per sfidare il dollaro statunitense. Da Silva suggerisce anche altre alternative, come la valuta BRICS, che sarà presto lanciata per il commercio globale.
Fonte: Brazil Agency
“Perché il Brasile e l’Argentina dovrebbero commerciare in dollari”, ha detto il presidente brasiliano. “Perché non possiamo farlo nelle nostre valute… non possono il Brasile e la Cina commerciare nelle loro valute? La questione di perché devo acquistare dollari è sulla mia agenda.”
Da Silva ha parlato anche positivamente della creazione di una valuta comune BRICS lo scorso aprile, che può sfidare il dollaro statunitense. “Sono favorevole alla creazione, all’interno del BRICS, di una valuta di scambio tra i nostri paesi, proprio come gli europei hanno creato l’euro”. Si impegna anche per rafforzare le banche BRICS e la NDB e far sì che siano utilizzate come istituzione finanziaria alternativa.
La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, era presente a questa riunione e si è espressa contro gli sforzi di de-dolarizzazione. “C’è una ragione molto valida per cui il dollaro è ampiamente utilizzato nel commercio. E questo perché abbiamo mercati dei capitali profondi, liquidi e aperti, lo stato di diritto e strumenti finanziari solidi e duraturi”, ha detto a Parigi.
Il summit dei leader del blocco economico si terrà a Johannesburg, in Sudafrica, dal 22 al 24 agosto.
