Mentre l’alleanza BRICS continua ad aumentare il suo impegno per la de-dollarizzazione, ha recentemente fornito un aggiornamento sul suo imminente sistema di pagamento. Infatti, Alexander Zhukov, Primo Vicepresidente della Duma di Stato della Russia, ha recentemente discusso del sistema durante la sessione SPIEF “Obiettivi dei BRICS nel contesto del Nuovo Ordine Mondiale”.
Durante la sessione, Zhukov ha rivelato che l’80% di tutti i pagamenti verso le nazioni BRICS avviene in valute nazionali. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della capacità dell’alleanza di “espandere l’uso delle valute nazionali nei regolamenti.” Successivamente, l’abbandono continuo dei sistemi finanziari dominati dall’Occidente sarà un punto focale per l’alleanza.
Il BRICS Continua a Concentrarsi sul Sistema di Pagamento in Vista del Vertice del 2024
Negli ultimi due anni, l’alleanza economica BRICS ha cercato di sfidare lo status quo economico globale. Il blocco ha incontrato una crescente resistenza da parte dell’ordine finanziario dominato dall’Occidente. Questi sforzi si sono concretizzati in pratiche crescenti di de-dollarizzazione e nella promozione delle valute locali del blocco.
Questa tendenza continua, come dimostra il recente aggiornamento dell’alleanza BRICS riguardo il suo imminente sistema di pagamento. In particolare, Aleksander Zhukov della Russia ha discusso del sistema e della necessità del suo sviluppo. Inoltre, ha sottolineato l’importanza che questo riveste nei piani del BRICS.
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“È necessario potenziare il ruolo dei BRICS nel sistema finanziario internazionale ed espandere l’uso delle valute nazionali nei regolamenti,” ha dichiarato Zhukov. “È uno dei temi chiave al giorno d’oggi,” ha aggiunto Zhukov. “È necessario creare un sistema di pagamento che sia indipendente dalle valute estere e dai sistemi bancari stranieri.”
Inoltre, Zhukov ha descritto il sistema come “una delle direzioni chiave” della cooperazione economica dei BRICS. Ha anche sottolineato che il progetto è di fondamentale importanza per la Russia. Zhukov ha fatto riferimento alle sanzioni del 2022 che il paese ha affrontato, che di fatto lo hanno tagliato fuori dalle piattaforme di regolamento internazionali.