Il piano di BlackRock per un ETF Ethereum Spot è stato confermato tramite una richiesta ufficiale presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti il 9 novembre. Nasdaq, la borsa tecnologica americana, ha presentato la domanda a nome di BlackRock all’ente di vigilanza finanziaria degli Stati Uniti.
A seguito di questa notizia, il prezzo di Ethereum è schizzato alle stelle, poiché è naturalmente molto positivo che il più grande gestore di patrimoni al mondo si interessi anche a Ethereum.
BlackRock sta guardando oltre Bitcoin
Per un certo periodo, c’era la convinzione che BlackRock si sarebbe limitato a Bitcoin con il loro Spot Bitcoin ETF, ma ora stanno introducendo anche Ethereum.
Il fondo dovrebbe entrare sul mercato come iShares Ethereum Trust e dimostra quindi l’ambizione di BlackRock di esplorare ulteriormente l’industria delle criptovalute, andando oltre Bitcoin.
Il 9 novembre è emersa la notizia che BlackRock aveva registrato una società chiamata iShares Ethereum Trust nel Delaware, negli Stati Uniti; ciò che costituiva il primo indizio che anche l’ETF Ethereum Spot fosse in arrivo.
Secondo l’analista ETF di Bloomberg, James Seyffart, ci sono attualmente cinque parti in lizza per ottenere l’approvazione per un ETF Ethereum Spot. Tra questi nomi figurano VanEck, ARK 21 Shares, Invesco, Grayscale e Hashdex.
Il prezzo di Ethereum ha registrato un significativo aumento
A seguito delle notizie sull’ETF Ethereum Spot, il prezzo della piattaforma di smart contract è salito del 8,9 percento a 2.080 dollari.
Nel frattempo, la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato è salita ulteriormente, raggiungendo il livello di 2.120 dollari, avvicinandosi “un po’ di più” a Bitcoin.
Per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato, Ethereum ha ancora una notevole distanza da percorrere. Attualmente, Bitcoin ha una capitalizzazione di mercato di 719 miliardi di dollari, mentre Ethereum è quotato a 255 miliardi di dollari.
La dominanza di mercato di Ethereum è comunque aumentata dopo la notizia e si attesta attualmente al 18,1 percento, rispetto al 51,2 percento di Bitcoin.
