Il progettista di processori Arm, di proprietà del conglomerato giapponese SoftBank, ha annunciato piani per istituire una nuova divisione dedicata allo sviluppo di chip per intelligenza artificiale (AI). Questo passo, mirato a rafforzare la presenza di Arm nel mercato dell’AI in rapida crescita, è stato annunciato il 13 maggio da un rapporto di Nikkei Asia.
SoftBank finanzierà i costi iniziali dello sviluppo
Secondo il rapporto, Arm, attualmente per il 90% di proprietà di SoftBank, finanzierà i costi iniziali di sviluppo dei chip per AI. Si stima che questi costi siano nell’ordine delle centinaia di miliardi di yen. I primi prototipi dei chip sono attesi nella primavera del 2025, con la prevista transizione alla produzione su larga scala nell’autunno dello stesso anno.
Sono inoltre in fase di studio piani per, una volta avviata la produzione su larga scala, eventualmente scorporare la divisione dei chip per AI sotto SoftBank stesso. Si dice che l’azienda sia già in trattativa con la Taiwan Semiconductor Manufacturing Corp per garantire la capacità produttiva necessaria.
Ruolo dominante nell’industria mobile
Arm già gioca un ruolo dominante nell’industria mobile fornendo la tecnologia utilizzata nei chip principali di praticamente tutti gli smartphone e tablet, con oltre il 90% del mercato. Sviluppando ora anche i propri chip per AI, Arm mira a ridurre la sua dipendenza da Nvidia, un importante attore nel mercato dei chip per AI.
Questa evoluzione segue un rapporto che indica che SoftBank ha ottenuto un utile netto nell’ultimo trimestre dell’anno finanziario 2024, dopo aver spostato il suo focus sull’AI. Yoshimitsu Goto, direttore finanziario di SoftBank, ha sottolineato durante una conferenza stampa a Tokyo l’importanza dell’AI per la strategia futura dell’azienda.
“Arm è cruciale per la trasformazione AI del Gruppo SoftBank. Insieme ai vari asset nel nostro portafoglio, tra cui il Vision Fund, creeremo un nuovo ecosistema AI,” ha affermato Goto.
Nelle notizie di febbraio è stato anche riportato che le azioni di Arm sono aumentate del 30%, anche a causa delle ambizioni aziendali nell’ambito dell’AI. Questo accade in un momento in cui diversi sviluppatori tecnologici, tra cui Samsung e OpenAI, hanno annunciato investimenti nello sviluppo di proprie tecnologie di semiconduttori.
