All’Egitto sono stati assegnati 7,4 miliardi di finanziamenti provenienti dall’Unione Europea per gestire l’afflusso di migranti

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All'Egitto sono stati assegnati 7,4 miliardi di finanziamenti provenienti dall'Unione Europea per gestire l'afflusso di migranti

Domenica, la presidente della Commissione Europea von der Leyen e la premier Meloni saranno presenti al Cairo per finalizzare un accordo simile a quello stipulato con la Tunisia. Ci sono state manifestazioni di protesta al Parlamento europeo.

 

Dopo aver concluso accordi con la Tunisia e la Mauritania, l’Unione Europea è pronta a stabilire un accordo simile con l’Egitto al fine di ridurre le partenze di migranti. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Financial Times, domenica la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, insieme alla premier italiana Giorgia Meloni e ai leader di Belgio e Grecia, si recheranno al Cairo per presentare un pacchetto di aiuti del valore di 7,4 miliardi di euro.

L’Egitto potrebbe assumere un ruolo cruciale come punto di transito principale per i migranti in fuga da Gaza e dal Sudan, due regioni attualmente afflitte da conflitti armati. Il Paese ospita già circa 480mila richiedenti asilo e rifugiati, secondo i dati delle Nazioni Unite. A questi numeri vanno aggiunti migliaia di egiziani che ogni anno cercano di raggiungere le coste europee, con oltre 26mila partenze registrate nel 2023, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.

La situazione politica in Egitto, caratterizzata dalla presenza al potere del presidente Abdel Fattah al-Sisi, che governa senza opposizione dal 2013 a seguito di un colpo di stato militare, ha generato preoccupazioni per la democrazia e i diritti umani nel paese. Le autorità del Cairo sono state accusate di reprimere oppositori e organizzazioni della società civile, come evidenziato da diverse indagini e report. Questo contesto ha portato a critiche nei confronti dell’accordo previsto tra i leader dell’UE e al-Sisi, da parte di alcuni membri del Parlamento europeo.

Durante una conferenza stampa a Strasburgo, l’europarlamentare dei Verdi Mounir Satour ha descritto il finanziamento all’Egitto come “problematico e ingiustificato” data la “catastrofica situazione della democrazia e dei diritti umani”. Anche il socialista Udo Bullmann e la liberale Karen Melchior, entrambi membri della maggioranza che sostiene von der Leyen, hanno espresso critiche all’accordo, evidenziando le preoccupazioni riguardanti i diritti umani. Questi stessi parlamentari hanno già criticato l’accordo precedentemente siglato con la Tunisia.

In entrambi i casi, il governo italiano ha svolto un ruolo cruciale nei negoziati con i due Paesi del Nord Africa: se la Tunisia è, insieme alla Libia, una delle principali zone di partenza dei barconi per i migranti, l’Egitto è diventato un importante punto di transito terrestre, attraverso il quale passano le rotte che conducono in Libia e successivamente in Italia.

Bruxelles, che ha recentemente ottenuto un aumento del bilancio disponibile per la stipula di accordi sull’immigrazione con Paesi terzi, prevede di destinare al Cairo un totale di 7,4 miliardi di euro, sotto forma di sovvenzioni non rimborsabili e prestiti, entro la fine del 2027.