Alibaba Rivela il Possesso Statale in Più di 12 Unità Commerciali

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Alibaba Rivela il Possesso Statale in Più di 12 Unità Commerciali

Alibaba Group Holding Ltd. ha rivelato una rete più ampia di quote governative cinesi nelle sue unità commerciali rispetto a quanto precedentemente noto, a seguito di un’indagine della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti.

Il pioniere dell’e-commerce con sede a Hangzhou, Alibaba Group Holding Ltd., ha dichiarato nei depositi effettuati negli Stati Uniti e ad Hong Kong nel weekend che oltre una dozzina delle sue entità sono parzialmente di proprietà di imprese statali cinesi o fondi sovrani stranieri. Nella comunicazione, l’azienda ha affermato che le divulgazioni sono state fatte “in risposta a alcune osservazioni del personale della SEC” come emendamento alla sua precedente presentazione di luglio.

Le presentazioni arrivano dopo che il Partito Comunista al potere in Cina ha dichiarato questo mese che giocherà un ruolo più importante nell’indirizzare lo sviluppo tecnologico e scientifico del paese. Il maggior controllo di Pechino sulle sue aziende tecnologiche negli ultimi anni ha intensificato le preoccupazioni degli investitori e la possibilità di una maggiore attenzione negli Stati Uniti.

Le imprese statali cinesi avevano quote in sei delle attività di vendita diretta di Alibaba, che hanno contribuito a meno del 6% del suo fatturato totale nell’anno fiscale fino a marzo 2023. Cinque di quelle partecipazioni erano al di sotto del 10% e l’altra al di sotto del 30%, secondo le presentazioni.

L’azienda ha anche dichiarato che le imprese statali hanno acquisito quote in diverse entità commerciali nei settori dello sport, della salute, della logistica e dei servizi di consumo locali. Inoltre, Alibaba ha rivelato piccole partecipazioni in alcune unità da parte di fondi sovrani di Singapore, Malaysia, Emirati Arabi Uniti e Qatar.

Alibaba non ha identificato specificamente le entità nella sua presentazione. La sua struttura aziendale è altamente complessa e in fase di ristrutturazione mentre l’azienda sta considerando la possibilità di separare diverse linee di business principali in società indipendenti. Un rappresentante dell’azienda non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

L’ultima presentazione si aggiunge alle cosiddette “azioni d’oro” – quote nominali di solito dell’1% – che le entità governative cinesi hanno preso lo scorso anno in unità di leader tecnologici cinesi tra cui Alibaba e Tencent Holdings Ltd. Questa struttura azionaria teoricamente consente al governo di nominare direttori o influenzare decisioni chiave dell’azienda, una mossa vista come un’altra leva per influenzare i protagonisti dell’arena internet più grande del mondo.

Alibaba ha faticato nell’ultimo anno a ristrutturare il suo vasto impero dell’e-commerce, della logistica e del cloud, dopo i contrattempi nel suo ambizioso progetto di ristrutturazione. Il CEO Eddie Wu ha ora preso il controllo diretto delle sue attività principali, nel tentativo di riconquistare gli utenti di fronte alla crescente concorrenza e ai rischi normativi in patria e all’estero.